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sabato 26 novembre 2016

Il Decreto fiscale è legge

Rottamazione cartelle esattoriali, voluntary disclosure bis, comunicazioni Partite IVA, addio a Equitalia, riforma studi di settore: sintesi delle misure del decreto fiscale approvato.


Sì definitivo del Senato alla legge di conversione del Decreto fiscale che contiene la rottamazione delle cartelle esattoriali, l’addio a Equitalia, la voluntary disclosure bis, l’abolizione degli studi di settore, nuovi adempimenti per le partite IVA: il governo aveva posto la questione di fiducia sullo stesso testo già passato alla Camera, Palazzo Madama ha approvato con 162 voti favorevoli, 86 voti contrari e un astenuto. Ricordiamo brevemente quali sono le principali misure della legge di conversione del Dl 193/2016.
  • Rottamazione cartelle esattoriali: definizione agevolata delle cartelle esattoriali affidate agli agenti della riscossione fra il 2000 e il 2016, con pagamento intero della tassa e sconti su interessi di mora e sanzioni. E’ possibile pagare a in cinque rate, tre nel 2017 e due nel 2018.
  • Addio a Equitalia: dal luglio 2017 eliminato l’agente della riscossione le cui funzioni passano all’Agenzia delle Entrate
  • Operazioni IVA: c’è una stretta sugli adempimenti relativi a Spesometro e comunicazione liquidazioni periodiche, che diventano trimestrali. Commercialisti annunciano manifestazione e sciopero. Ci sono anche due crediti d’imposta, uno di 100 euro per l’aggiornamento tecnologico e un altro di 50 euro, utilizzabile una sola volta, per la fatturazione elettronica.
  • Studi di settore: dal 2017 diventano indicatori di compliance fiscale, le modalità attuative saranno fissate da decreto ministeriale.
  • Voluntary disclosure bis: riaperti fino al 31 luglio 2017 i termini per aderire all’emersione di capitali, anche qui si pagano interamente le tasse mentre ci sono sconti sulle sanzioni e un condono penale per i reati di evasione. Sanabili le violazione commesse fino al 30 settembre 2016, procedura aperta anche a coloro che avevano già aderito alla voluntary disclosure 2015.
Fra le altre misure, incremento del Fondo di Garanzia PMI, più tempo per la dichiarazione integrativa, niente tasse per le spese di viaggio di piccoli imprenditori, rinnovo automatico della cedolare secca, agevolazioni per l’accesso al credito imprese agricole. E’ invece stata stralciata la norma che consentiva di pagare un’imposta forfettaria del 27% ai contribuenti in regime dei minimi che sforano il tetto di reddito, entro determinati limiti. Fonte: il decreto fiscale

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