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domenica 21 febbraio 2016

Decreto del Governo organico delle scuole per l’anno scolastico 2002/2003


CGIL SCUOLA           CISL SCUOLA         UIL SCUOLA
C.so Porta Vittoria 43 Milano                     V.le Fulvio testi 42 S.S.Giovanni                Via Campanini 7 Milano
tel.0255025427 fax 0255025431                 tel.0224426204 fax 0224426205                tel.02671102500 fax 02671102550                                                 Segreterie Regionali Lombardia

 

 

Ai parlamentari eletti

In Lombardia

 

 

Gentile Onorevole,

nei prossimi giorni il Parlamento, attraverso le specifiche commissioni, sarà chiamato a dare il prescritto parere in merito al decreto del Governo che individua l’organico delle scuole per l’anno scolastico 2002/2003.

 

I criteri adottati dal Governo non tengono conto dell’andamento degli alunni iscritti ma di parametri socio-economici che introducono squilibri e penalizzazioni soprattutto per quelle regioni nelle quali è previsto un aumento del numero degli alunni ed ha condizioni migliori da un punto di vista economico, sociale e culturale.

 

Le scriventi Organizzazioni Sindacali ritengono corretto l’utilizzo di indicatori economico-sociali a favore delle realtà più difficili del nostro Paese solo se rappresentano un correttivo di natura aggiuntiva.

 

In realtà il decreto penalizza fortemente, e più di altre Regioni, la Lombardia.

Infatti nella nostra Regione sono previsti 4339 alunni in più nella scuola elementare, 1198 in più nella scuola media e 3307 nella secondaria superiore (dati MIUR).

 

A fronte di tale crescita il decreto prevede – 375 posti nella scuola elementare, - 274 nella scuola media, e – 536 nella secondaria superiore, cosi come non è previsto un aumento di posti nella scuola materna nonostante le lunghe liste d’attesa e le molteplici richieste di statalizzazioni.

 

Come si può notare dalla tabella che Le alleghiamo e che riguarda la scuola elementare (essendosi concluse, solo per questo ordine di scuola, alcune procedure) questo decreto introduce effetti distorsivi rilevanti per alcune regioni.

 

Il suddetto decreto in Lombardia produrrà effetti negativi sia sulla qualità del servizio scolastico che sul mantenimento della presenza della scuola in aree periferiche della Regione.

In particolare i nuovi organici previsti dalle tabelle ministeriali:

  • renderanno ineludibile l’ulteriore  soppressione di scuole nelle zone di montagna e nei piccoli comuni della pianura;
  •  comporteranno l’eliminazione dei progetti innovativi che assicurano la qualità del servizio scolastico, nonché la riduzione del tempo pieno nella scuola elementare e del tempo prolungato nella scuola media
  • comporteranno la riduzione delle attività rivolte agli adulti a fonte di un prevedibile aumento della domanda
  • renderanno assai problematica  l’integrazione degli alunni stranieri che sempre più numerosi vengono iscritti nelle scuole della Lombardia.
     
    Le scriventi Organizzazioni Sindacali sulla base di queste motivazioni hanno già proclamato una giornata di sciopero regionale per il 18 marzo con lo svolgimento di una manifestazione a Milano.
     
    Nel contempo abbiamo distribuito una lettera aperta alle famiglie, che Le alleghiamo, per chiarire gli effetti sociali del provvedimento.
     
    Cosi come abbiamo chiesto al Presidente della Regione di assumere le iniziative necessarie affinché venga salvaguardata la qualità della scuola nella nostra Regione.
     
    Le chiediamo, pertanto, una Sua disponibilità a proporre, in sede parlamentare, la modifica del decreto e delle tabelle relative.
     
    Siamo a Sua disposizione per eventuali, ulteriori, chiarimenti
    Distinti saluti
     
     
    I Segretari Generali CGIL – CISL –UIL scuola
    Della Lombardia
    ( Wolfango Pirelli – Renato Capelli – Leonardo Donofrio)
     
                                                
       
     
     
    Milano, 11 marzo 2002
     
     

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