Agenzia Rappresentanza Negoziale Pubbliche Amministrazioni

Agenzia Rappresentanza Negoziale Pubbliche Amministrazioni
Documenti di interesse clicca on ARAN

domenica 27 settembre 2015

Il debito pubblico nel 1860

«Il costo della vita era molto meno caro dell'odierno, ad esempio 890 grammi di pane costavano 6 grana (1,15 euro) e la stessa quantità di carne bovina costava 16 grana (3 euro).»



l debito complessivo italiano nel 1860 era di 2 miliardi 241 milioni 870 mila lire, di questi poco più di 441 milioni di lire erano il debito del Regno delle Due Sicilie.
Il regno di Sardegna portava in eredità al nuovo stato più di 1 miliardo e 200 milioni di lire di debito.
Tenendo conto che la lira del 1860 equivale a circa 8873 euro del 2010, il debito del Regno delle Due Sicilie era pari a 2 023 miliardi di euro, mentre il debito del Regno di Sardegna era di 5 826 miliardi di euro.
Ma ancora più significativo il debito pro-capite pari per Napoli a 59,03 lire e per Torino a 261,86 lire.
Il PIL del Regno di Napoli era pari a lire 2.620.860.700, mentre quello del Regno sabaudo era di lire  1.610.322.220. Il rapporto D.P./PIL era pertanto del 16,57% per Napoli e del 73,86% per Torino.
I certificati del Tesoro del Regno delle Due Sicilie erano fortemente apprezzati a Londra con un tasso d'interesse molto più basso di quello pagato dal Piemonte.
Gli interessi sul debito in rapporto al PIL per Napoli erano pari allo 0,87% mentre erano del 4,22% per Torino.
L'alto debito del Regno di Sardegna era legato ad un pesante deficit della bilancia commerciale, alle elevate spese militari e alla politica estera del governo sabaudo. Per entrare a far parte del gioco politico europeo il Regno di Sardegna si era indebitato con i francesi e con gli inglesi.
Il Regno delle Due Sicilie garantiva la sua moneta interamente in oro mentre  quella piemontese lo era solo per una lira su tre.
Le riserve auree di Napoli erano, per abitante, il doppio di quelle degli altri stati europei !

Nessun commento:

Posta un commento